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L’ANSIA E’ UN PROBLEMA?
Quanti di voi crede di essere preda dell’Ansia, sale o crede che l’Ansia sia una malattia che solo i farmaci possono curare o, buy viagra ancora, crede di essere nato con l’Ansia e, come tale, è “condannato” ad una vita da cavalcare sulla ‘cresta dell’Ansia’?.
Ma che cos’è e come nasce l’Ansia? E perché il cuore inizia a battere forte, il respiro diventa sempre più veloce , le mani sempre più sudate, la digestione si blocca ect.? eppure, se ci pensate bene sono le stesse identiche reazioni che potreste provare se vi trovaste, all’improvviso, un orso di fronte; solo che in questo ultimo caso vi sembrerebbe normale provare quelle reazioni perché state percependo una minaccia alla vostra incolumità fisica.
Quindi da un lato possiamo constatare che l’ansia è una sensazione normale che si attiva ogni volta che ci imbattiamo in una situazione per noi pericolosa di fronte alla quale possiamo scegliere o di attaccare
(ma non credo sia l’opzione migliore nel caso dell’orso) o di fuggire ( anche a gambe levate-direi). Questa risposta dell’organismo di fronte ai pericoli prende il nome di risposta di ATTACCO O FUGA ed era particolarmente utile nelle condizioni di vita dei nostri antenati, piene di gravi pericoli fisici quali l’aggressione da parte di un nemico armato o la carica di un animale feroce.
Ogni volta che ci imbattiamo in un pericolo vero o presunto il nostro organismo attiva il sistema nervoso autonomo (parte del Sistema nervoso centrale) scatenando una serie di risposte fisiologiche dovute in particolare al rilascio nel sangue di una miscela che contiene una quantità circa dieci volte maggiore del normale, composta da Adrenalina e Noradrenalina, ormoni eccitatori per eccellenza, che allertano il nostro corpo a reagire ad un pericolo e lo preparano all’attacco o alla fuga.
Ora, Se l’ansia è una sensazione normale-vi chiederete -perché diventa un problema per la maggior parte delle persone? Come può nascere in assenza di un pericolo reale?
Provate a pensare:
“ Siete appena andati a dormire e ad un certo momento della notte, sentite un rumore nella stanza accanto: cosa pensate? Se pensate : “c’è un ladro nella stanza” come credete vi sentirete? Di sicuro angosciati o terrorizzati e cercherete quindi di proteggervi o nascondendovi o chiamando la polizia.
Ora diciamo avete sentito lo stesso rumore e avete pensato: “ le finestre sono rimaste aperte e il vento ha fatto cadere qualcosa”. In questo caso potrete dispiacervi al pensiero che si sia rotto qualcosa o irritarvi perché uno dei figli non ha chiuso la finestra; quindi andrete a vedere cosa è successo ma non chiamerete la polizia.
Uno stesso evento (il rumore nella stanza accanto) causa due reazioni emotive diverse, se non completamente opposte; quindi non è l’evento che scatena l’ansia ma il modo in cui noi stessi interpretiamo una situazione che determina come ci sentiamo e come ci comportiamo di conseguenza.
Ora, i Pensieri, le emozioni e i comportamenti si influenzano tra di loro, ma spesso non siamo consapevoli di queste influenze reciproche tanto che molte persone sono convinte che gli eventi o le situazioni provochino direttamente le emozioni e i comportamenti. Ad esempio ‘guidare la macchina mi causa ansia’; ho fatto uno sbaglio al lavoro e ora mi sento giù’..
E in genere chi soffre di ansia ha delle modalità di pensiero negative (o disfunzionali) che li porta a percepire i segnali esterni o interni al corpo come minacciosi anche se realmente non lo sono e questo determina l’insorgere dell’ansia.
Il problema è che non è cosi semplice riconoscere i nostri pensieri disfunzionali per questo a volte non riusciamo a controllare la nostra Ansia e a volte l’aiuto da parte di un esperto potrebbe essere la soluzione più adeguata. Io, personalmente, sono una psicologa di orientamento cognitivo - comportamentale; cognitivo perché si lavora insieme nel cercare di identificare i vostri pensieri disfunzionali, confutarli e sostituirli con pensieri più funzionali in modo da modificare così anche le vostre emozioni e i vostri comportamenti.
Comportamentale perché si lavora attraverso tecniche pratiche quali respirazione, training autogeno, rilassamento muscolare , necessarie ai fini di abbassare il livello di attivazione fisiologica prodotto dall’ansia. A tale scopo mi avvalgo anche di uno strumento elettronico, il Biofeedback, che insegna a gestire le funzioni del nostro corpo da sempre ritenute indipendenti dalla nostra volontà, come la tensione nervosa, il battito cardiaco, la sudorazione, ecc.
L’ansia non è pericolosa, l’importante è imparare a gestirla. E da oggi, Fate caso al vostro modo di pensare!!!